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Rifugio Digitale Gallery - 'Future Studies' Exhibition

A Kalkar, Germania, c’è una torre di raffreddamento di una centrale nucleare trasformata in una giostra. A chi ci sale sembra di volare, con i contorni del cielo e dei campi della Renania che sfumano l’uno nell’altro, giro dopo giro. A Copenaghen, Danimarca, c’è un inceneritore a emissioni zero che può bruciare 70 tonnellate di rifiuti ogni ora. Sul suo tetto verde, c’è chi fa trekking e chi scivola giù con gli sci ai piedi. Nel bel mezzo del Mar Baltico, c’è una foresta i cui rami turbinano nel vento: è un parco eolico, le cui pale creano energia rinnovabile. Non sono utopie. Sono i semi del nostro futuro, ben piantanti nel presente. È proprio questo filo teso tra oggi e domani l’orizzonte sul quale Luca Locatelli, fotografo italiano tra più premiati e pubblicati nello scenario internazionale, ha scelto di esercitare il suo sguardo, esplorando i luoghi in cui si realizza quella simbiosi tra uomo, natura e tecnologia sulla quale si fondano le soluzioni per il futuro dell’umanità. Per molto tempo, il nostro futuro è stato il territorio di visioni utopiche basate sul progresso. Ma, se il progresso ci ha permesso di tenere sotto controllo i problemi con cui il genere umano ha dovuto fare i conti per secoli, mettendo a disposizione cibo, medicine, energia e materie prime, questa crescita ha destabilizzato l’equilibrio ecologico del pianeta in molti modi. Se è vero, come sostiene Yuval Noah Harari, che la scienza è sempre più vicina a trasformare l’Homo in Deus, è proprio su questo confine che l’Homo rischia di perdere se stesso. Quali saranno gli obiettivi in cima alla lista dei progetti dell’umanità nel XXI secolo? Quali saranno i nostri possibili prossimi passi come specie? L’urgenza di rispondere a queste domande ha portato Locatelli a viaggiare nei cinque continenti, a entrare nei laboratori in cui i ricercatori promettono di soddisfare i bisogni del genere umano con le loro rivelazioni, a camminare nelle terre in cui tradizione e mitologia si fondono con la tecnologia d’avanguardia, a percorrere le frontiere in cui si sperimentano nuovi modi di vivere e si gioca la nostra evoluzione. La sua personale Future Studies: visioni da un possibile domani – prima mostra del ciclo SuperNatural, che vedrà avvicendarsi al Rifugio Digitale alcuni degli sguardi fotografici più acuti del panorama internazionale – è una selezione del progetto a lungo termine del fotografo. Un itinerario tra le persone e nei luoghi dove scienza e tecnologia vengono utilizzate per trovare il giusto equilibrio tra l’uomo e il pianeta che abita, nel tentativo di ridurre il nostro impatto e di ridefinire la nostra presenza in modo più sostenibile. Il tema del Supernatural, ideato come riflessione che attraversa il vivere contemporaneo investendo tanto il nostro rapporto con lo spazio quanto il modo in cui ci proiettiamo nel tempo, davanti a un orizzonte sempre più incerto tra epidemie e crisi climatica, viene declinato da Locatelli in fotografie e video che, sebbene saldamente radicate nella realtà, destano la meraviglia della fantascienza. Negli schermi del Rifugio Digitale, luogo di incontro tra tecnologia e arte, i suoi scatti traducono complesse verità scientifiche in visioni di immediata lettura e aprono finestre su altri modi e altri mondi in cui, per usare le parole di Locatelli, possiamo “riagganciare quell’anello spezzato tra speranza e futuro”, invitando chi guarda ad assumere una consapevolezza critica e fare a un cambio di passo, in cerca di un nuovo equilibrio.

Testo curatoriale di Irene Alison

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